martedì 20 settembre 2011



...e poi boh.

Mi son sempre state simpatiche le frasi che esordiscono così, chissà perchè.
Così come per le parole che di per sè mi fanno ridere, o alla sciocca reazione gioiosa che ho alla vista delle luci colorate: non c'è logica spiegazione.


Mi piace in particolare la luce arancione acido dei lampioni. Come illumina la stanza buia mentre fumo una sigaretta, abbarbicata sul davanzale, nel rito serale di togliere il guinzaglio ai pensieri per lasciarli liberi di correre un po' dove vada a loro.
E poi riflettere. Blaterare del più e del meno. E mi dico che forse il motivo è lo stesso per cui ho un bisogno spasmodico di trovare citazioni, cercandole spesso nei testi di quelle canzoni che analizzo quasi religiosamente...


E' necessità di trovare senso.




Alleviare quell'esasperata sete di senso con piccole gocce di verità distillate da chi, ben più bravo di me, riesce a dare una forma comprensibile - e condivisibile - ai suoi pensieri... a quell'obitale di sensazioni, emozioni, percezioni che accomunano vite lontane anni luce tra loro.

Arrivare al punto.

...e mi dà un brivido scoprire che in questo sentirci tanto unici non siamo poi così soli.



Così, mentre le riflessioni si intrecciano ai fili di fumo, prendo la biro e i fogli e comincio a scrivere, e disegnare, e cancellare graffiare ricucire... e me ne frego della forma, me ne frego delle finalità... li lascio andare.

Ora che il tavolo è pieno di questi scampoli di pensieri non voglio dar loro il tempo di sembrarmi sterili, quindi spalanco questa finestra virtuale e via, butto fuori tutto, che se ne vadano lontano da me portati dal vento leggero della sera, lo stesso che smuove la girandola gialla che mi strappa tanta infantile, ingenua simpatia. Ritagli di me a perdere.


E mi sta bene che sia inutile, autoreferenziale, patetico... male che vada, semplicemente insulso.
E' che in fondo mi piace pensare alla possibilità che in qualche modo, da qualche parte, qualcuno possa trovare una piccola goccia potabile di senso anche nelle scombinate dissertazioni di una folle qualunque.



6 commenti:

  1. Una goccia o magari di più, chi lo sa :)

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  2. Non so se ho trovato un senso nelle tue parole, ma certo identificano una persona con un grande animo forse non del tutto espresso, come se anche il disegnare a volte non bastasse a far da fluidificante a tutte le emozioni e i pensieri che hai dentro di te.
    E' davvero bello leggerti, e un tuo schizzo come quello sopra mentre sei affacciata a un davanzale apre un mondo di fantasia immensa dentro di me.
    Un unico appunto al titolo del BLOG:tu non sei una "Folle" qualunque, non lo sei mai stata.

    Tuo lettore da sempre
    Giacomo(LUCCA)

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  3. Ti seguirò anche i queste tue follie perchè le adoro e vi trovo un senso! ;)

    A presto! =)

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  4. I pensieri notturni sono la mia eterna maledizione...

    ...e sinceramente mi piace sapere che non sono l'unico che, in un modo o nell'altro, le esterna agli altri trovando così dei solitari compagni nottambuli e pensierosi ^^

    Alla prossima dissertazione

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  5. Trovare un senso...
    Credo che l'unica risposta sia accettare che non c'è nessun senso e prendere la vita per come viene.

    Comunque fa piacere vedere che non sono l'unico a non dormire la notte (anche se, scusa, ma la sigaretta non la condivido).

    Ma forse è proprio qui la risposta, sapere che non sono le dissertazioni di un folle qualunque, ma le nostre proprie e personali follie, noi stessi... e che da qualche parte c'è ancora qualcuno disposto ad ascoltarle.

    Follia delle 23.00
    Ciao!

    Simone

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  6. Qui non "vedo" nessuna che sia folle e nemmeno una qualunque.
    Se mi posso permettere, occhio solo a non esagerare in esternazioni.
    Anzi esagera pure ( se ha un senso XD )!

    Chiaro il concetto? ;)

    In bocca al lupo per tutto! **b

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